La Fondazione Monti Sciaga e Indemini si dedica alla salvaguardia, alla protezione e alla valorizzazione di un territorio montano unico: Indemini, oggi annesso al comune ticinese di Gambarogno. La sua azione si estende a tutte le dimensioni di questo luogo eccezionale – storia, cultura, architettura e paesaggio – con l’obiettivo di preservare un patrimonio raro e di immaginare un futuro vivace e sostenibile.
Situata in una zona protetta secondo l’Ordinanza federale sulla pianificazione del territorio (OPT), la regione di Scïàga conserva le tracce di uno stile di vita montano basato sull’autosufficienza, la complementarità degli usi e uno stretto legame tra le comunità umane e l’ambiente naturale. Abbandonata progressivamente a partire dagli anni ’70, rimane una preziosa testimonianza di un’economia di sussistenza, sostenuta da una logica solidale e collettiva: prati da fieno, pascoli, colture alimentari, sentieri, sorgenti, mulini, canvetti.
In questo spirito, la Fondazione si inserisce in una volontà di continuità. Intende contribuire a preservare questo paesaggio culturale vivente, a restaurare con attenzione le sue strutture edilizie, a mantenere l’apertura dei prati e a favorire una presenza umana che, senza cercare di riprodurre il passato, ne rispetti gli equilibri essenziali.
Originario e residente a Indemini, Fausto è una figura emblematica del villaggio…
Archeologo, editore e uomo di cultura, Frédéric ha cofondato la società di archeologia…
Imprenditrice sociale e attrice culturale impegnata, Sylvie è originaria di Indemini…
Bancario di formazione e personaggio pubblico, Gianpietro ha dedicato …
Cosa faremo — e perché abbiamo bisogno di voi
Vogliamo riportare la vita ai Monti di Sciaga, un alpeggio emblematico della valle. Ristrutturazione degli edifici agricoli, manutenzione dei pascoli, valorizzazione della rete sentieristica: si tratta di far rivivere un luogo di produzione, di legami sociali e di cultura alpina.
La licenza edilizia ottenuta permette di ristrutturare 8 cascine dell’alpeggio di Sciaga. Questi edifici, oggi inutilizzati, potranno ospitare viandanti, ricercatori, escursionisti, artisti e giardinieri del futuro.
Ma il potenziale va ben oltre: molte altre strutture potrebbero un giorno tornare a vivere.
Un tempo al centro dell’economia alimentare, i pochi alberi secolari rimasti sono i custodi della memoria nutrizionale del territorio. Vogliamo piantare nuovi frutteti con varietà antiche, adatte al terreno e all’altitudine, in linea con il sapere tradizionale.
Vecchi sentieri della transumanza — tra valle, alpeggi e creste — saranno ripuliti, segnalati e documentati. Questi sentieri sono una memoria vivente del territorio, ma anche un supporto per passeggiate, meditazione e riflessione.
Il sito è di dimensioni contenute, ma il suo potenziale è internazionale. Orti condivisi, residenze artistiche, laboratori intergenerazionali, corsi di formazione legati all’ecologia, al bosco e alla cultura alpina: tutto è in fase embrionale. Mancano solo i mezzi per attivarlo.
Uno degli obiettivi della Fondazione è quello di sviluppare, nel lungo termine, un’offerta turistica rispettosa del luogo e dei suoi ritmi. Capanno diffuso, percorsi didattici, soggiorni immersivi e seminari tematici: si tratta di inventare un modo di viaggiare più lento, più consapevole, in contatto con la natura, la storia locale e il sapere di un tempo.
Perché luoghi come questo stanno scomparendo ovunque.
Perché questo progetto incarna una risposta concreta a domande che riguardano tutti noi: Come vivere meglio? Di cosa abbiamo veramente bisogno? Come riconnettersi con la vita?
E perché anche tu puoi far parte di questa avventura.
Originario e residente a Indemini, Fausto è una figura emblematica del villaggio. Ex sindaco, imprenditore nel settore dei trasporti pubblici e ristoratore, da decenni incarna un impegno concreto al servizio del territorio e della sua popolazione. La sua conoscenza del territorio e il suo profondo attaccamento a questa valle lo rendono un pilastro della Fondazione.
Archeologo, editore e uomo di cultura, Frédéric ha cofondato la società di archeologia Archeodunum SA e la casa editrice Infolio. Attivo negli ambienti culturali svizzeri e francesi, apporta una preziosa competenza in materia di patrimonio, storia e trasmissione.
Imprenditrice sociale e attrice culturale impegnata, Sylvie è originaria di Indemini. Cofondatrice del festival Le Livre sur les Quais e del progetto Forêts.ch, sviluppa iniziative che legano natura, coscienza e cultura su scala internazionale. Il suo percorso incarna una visione contemporanea e sensibile della valorizzazione dei territori.
Bancario di formazione e personaggio pubblico, Gianpietro ha dedicato, quasi mezzo secolo alla vita politica e turistica del Gambarogno. La sua esperienza nello sviluppo locale, nella cultura e nella gestione del territorio alimenta la visione strategica della Fondazione.